L’approccio della “kinesiologia educativa” ai DSA

(da http://www.braingym.it)

Dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia sono classificazioni dei DSA o disturbi specifici dell’apprendimento.
Dislessia indica una difficoltà a leggere fluidamente e a comprendere il testo.
Disgrafia indica la difficoltà a comporre le parole graficamente e in modo sequenziale corretto.
Disortografia indica la difficoltà a comporre le parole correttamente, con le doppie e le h al posto giusto, ad esempio.
Discalculia è la difficoltà nel fare calcolo numerico e/o nel ragionamento matematico.
Ci sono vari livelli di queste difficoltà e di norma sono misurati nei classici tests applicati preso le ASL o gli ospedali.

Nella Kinesiologia Educativa questa terminologia non indica una patologia ma uno stato particolarmente svantaggioso dell’organizzazione neurologica della persona che è comunque assolutamente modificabile.
I tests studiati dal Dr. Dennison indagano in modo particolareggiato l’area cerebrale relativa alla funzione (ad es. la coordinazione occhio-mano nello scrivere) e il tipo di movimento o di pressione o di postura che è necessario applicare per stimolare la coordinazione cerebrale e la formazione di nuove sinapsi. Di conseguenza all’applicazione la persona può immediatamente sperimentare un cambiamento nell’esperienza (ad es. scrivere). Questo cambiamento viene ancorato grazie al Test Muscolare e alla ripetizione dell’esercizio finchè avviene la completa integrazione e la difficoltà è superata.

Qui accanto è rappresentato un caso di prospettiva visiva che può determinare il disorientamento durante la lettura (dislessia): le lettere appaiono sfuocate o instabili, come in movimento, la luce irregolare (in alcuni punti troppo forte in altri ci sono delle ombre). Lo sforzo di mantenere, in questo caso, gli occhi ben focalizzati per fissare le parole crea alla persona un ulteriore stress, rigidità oculare e di conseguenza difficoltà a capire il testo e a memorizzarlo.

In altri casi può esserci un disorientamento auditivo nel leggere a voce alta che può rende difficoltosa la comprensione del testo. Anche lo stress emozionale di leggere difronte ad un gruppo di persone, legato ad un’esperienza traumatica o ad una convinzione negativa (scarsa autostima), crea destabilizzazione .

Il Brain Gym® prevede, fra gli altri, i tests oculari per l’attraversamento della linea mediana e i tests per il riequilibrio energetico.

 La disgrafia come la disortografia sono spesso caratterizzate da una irregolare posizione dell’impugnatura della penna. Questo è spesso indice di un disturbo motorio e di una difficoltà di coordinazione occhio-mano e comunque di una compensazione motoria che crea fatica e stress. Infatti un’impugnatura naturale, dà la possibilità di creare un movimento rotondo e fluido, come è necessario per la scrittura in corsivo. Un’impugnatura scorretta causa tensioni muscolari eccessive e dolorose alla mano, al braccio, alle spalle alla schiena e rende impossibile la rotondità del tratto. La scrittura risultante è eccessivamente calcata, spesso non ha una proporzione regolare fra le lettere nè una dimensione equilibrata ed è difficilmente leggibile. Il disordine e la disorganizzazione dello spazio nel foglio sono caratteristiche di disgrafia.

La non leggibilità della scrittura è spesso un fattore di grande frustrazione che influisce negativamente sull’autostima della persona.
Comunemente si osserva che l’ordine delle lettere all’interno della parola è invertito; la parola è contratta (mancano lettere nella zona centrale) o è tronca (manca di conclusione).

Il ritmo della mano durante la scrittura può risultare estremamente rapido o estremamente lento. Il gesto è segmentato e spesso interrotto piuttosto che fluido e rotondeggiante.
Spesso, in presenza di disgrafia, la persona preferisce scrivere in stampatello usando prevalentemente l’emisfero cerebrale gestalt. La scrittura corsiva è il risultato di un’elaborazione del movimento che implica necessariamente la coordinazione dell’emisfero logico (sn) con quello gestalt (dx).
Con il Brain Gym® si eseguono i tests per la coordinazione oculo-motoria allo scopo di verificare la coordinazione occhio-mano e si individuano gli esercizi idonei alle correzioni necessarie.
L’Allungamento del Braccio secondo Dennison, facilita l’ortografia e predispone la persona ad una nuova esperienza del movimento della mano grazie al rilassamento della muscolatura pettorale.

Il disorientamento spaziale e un blocco emozionale sono spesso causa di discalculia. La persona sperimenta un’assenza di radicamento e una sensazione di vuoto spaziale, assenza di riferimenti oggettivi e a volte panico difronte alla memorizzazione delle tabelline, ad una divisione o anche ad un calcolo più semplice. Spesso è associata a questo disturbo una difficile comprensione del testo.
Anche quando un’operazione o un ragionamento matematico sono a fatica compresi immancabilmente dopo qualche ora la persona ha la sensazione di un totale vuoto, nella memoria non è stato sedimentato il procedimento anche se questo sembrava compreso. Questo disturbo è caratterizzato spesso da rigidità tendinea nelle gambe.

E’ importante che gli insegnanti abbiano gli strumenti per riconoscere ed individuare le caratteristiche dei DSA per poter inviare tempestivamente la persona con queste difficoltà ad un professionista della riabilitazione. Si può così evitare il vorticoso crollo dell’autostima o l’instaurarsi di disturbi del comportamento.

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